Zona 2



La Zona 02 comprende il promontorio di Capo Colonna e le aree attigue che in parte si sovrappongono verso Nord con la Zona 01.
La realizzazione della carta bati-morfologica in scala 1:5000 è stata portata a termine utilizzando diversi tipi di dati. In particolare: il rilievo batimetrico effettuato; il Survey Side Scan Sonar con range compreso tra 300 e 600 metri (16 profili perpendicolari e 1 profilo parallelo alle isobate), integrato in alcune aree da profili S.B.P. (3,5 kHz); immagini R.O.V. ottenute tramite 4 immersioni in comune con la Zona 1e due in aree diverse, comprese tra -10 e -20 metri; i dati sedimentologici e biocenotici provenienti dalle 3 stazioni ubicate lungo un transetto (D) a profondità di -25, -50 e -100 metri (già utilizzate per la Zona 1). 
La fisiografia dell'area sommersa risulta caratterizzata da un progressivo raffittimento delle isobate in corrispondenza di Capo Colonna ubicato nella parte centrale della Zona. La batimetria, influenzata dalla presenza degli affioramenti rocciosi, mostra differenze nella acclività del fondale: nella zona in corrispondenza della parte settentrionale di Capo Colonna, solo tra le isobate comprese tra -55 e -80 è delineata un'area a minore inclinazione; nell'area direttamente al largo del Capo la pendenza si mantiene costante, mentre nella zona meridionale la pendenza maggiore è quella compresa tra le isobate -60 e -90. A sud-est del promontorio è presente una zona pianeggiante delimitata dall'isobata -10, tale zona si raccorda ad un'area ad acclività crescente fino all'isobata -90. Nella parte meridionale della Zona, tra le isobate -10 e -35, si individua un'ampia area di acclività variabile ad andamento sub-pianeggiante. 
L'andamento piuttosto articolato della batimetria può indicare la presenza di un substrato roccioso che, soprattutto nell'immediata prospicenza del Capo è solo debolmente o affatto coperto da sedimenti. In generale la paleo-morfologia dell'area è decisamente influenzata dai fenomeni isostatici che hanno caratterizzato il Quaternario e l'Olocene e condiziona l'attuale morfologia, solo in parte modellata dalla distribuzione dei sedimenti attuali. Questi ultimi in particolare non sembrano essere presenti nella fascia batimetrica compresa mediamente tra -10 e -30 metri, fino a -50 a Est del Capo, dove è invece il substrato duro a prevalere. In corrispondenza degli affioramenti rocciosi individuati si instaurano biocenosi ad Alghe Fotofile (fino al limite della zona eufotica, qui ubicato in via teorica intorno a -45m), che solo nella fascia settentrionale si alternano ad una biocenosi a Posidonia sp su roccia. Nella parte meridionale della Zona, a Sud del promontorio di Capo Colonna, la copertura sedimentaria si presenta più cospicua e rappresentata da sabbie medio fini colonizzate da una prateria a Cymodocea sp. fino a -20m localmente -25m. Da oltre i 25m le sabbie vengono velocemente sostituite da peliti sabbiose. Subito a Sud del promontorio, sotto costa, sono presenti sabbie grossolane, indice di elevato idrodinamismo.
Nella parte nord di questa Zona valgono le considerazioni fatte prima.
A Sud di Capo Colonna non esistono indizi di interventi antropici.
La principale caratteristica naturale di quest'area è la presenza di un herber a Cymodocea, evoluzione naturale del fondo sabbioso.